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LE COSE DEL CUORE

Annegato e perso
in una stanza scura
sussurravo sulle tue labbra
esili segreti
bagagli per un'anima
in partenza tra le onde
mi accarezzavi piano e con le dita 
sfioravi le mie ciglia
per capire se piangevo
ma non c’era motivo
ancora avevo te

questo ricordo
appartiene ad un tempo
che non avrebbe alcuna importanza  
per me
se l’amore
non fosse un'auto in corsa
che lampeggia alle mie spalle
pronta a lasciarmi dietro di sè

affondo le mani nella terra
come fossero radici
ero un albero
senza viso e bocca
per ridere o insultare
avevo centinaia di mani verdi
di braccia alzate e dita
per afferrare la luce
e tenerla con me

anche ora
il vento mi strappa via le foglie
una dopo l’altra
come faceva molte vite fa
lo affronto con coraggio
da tempi senza memoria
ma sono stanco
e ho sempre meno cose 
da custodire nel mio cuore

alzo lo sguardo 
per scrutare il cielo
in cerca di stelle comete
mi ripeto che niente
è davvero importante
evitare il dolore
solo questo è lo scopo

credevo che tu fossi il mare
invece eri una nave
e ti ho amata
inutilmente
così quando ci riesco
cavalco le comete
vedo le cose lontanissime
e non mi fanno più paura

le gocce di buio 
cadono ovunque
accade ogni sera
però nel mio letto le stelle
non vengono mai
chiudo gli occhi
e penso 
che anche oggi ce l’ho fatta
è arrivata la notte
anche oggi 
sono riuscito
a non uccidermi

Poesia scritta il 13 agosto 2009
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